Tra le vie di Roma. Quella Roma fatta di vicoli, di sanpietrini sconnessi, si… insomma la Roma papalina, che guarda il Tevere andare via, li tra le innumerevoli viuzze strette, c’è un piccolo tatro: L’Arciliuto.
A vederlo non si direbbe, anzi sembra uno dei tanti locali che riempiono la Roma notturna e invece….
Faccio per entrare, ma la porta vetrata davanti a me è bella che chiusa. Aspetto e poi suono ad un campanello, un ragazzo mi dice che si, mi stavano aspettando.
Mi giro indietro ed entro. Il ragazzo mi dice di scendere le scale, poi a sinistra, poi a destra… scendo.
Ecco il teatro: un semicerchio tra le pareti romane, trenta quaranta posti soppalcati con tubi innocenti e ben rivestiti.
Il teatro è questo! Un palco, una moquette, assi di legno, un pianoforte e tanto sudore e concentrazione.
Si, credo che il teatro come la musica o come ogni forma d’arte voglia poche cose: amore, sudore, poesia.
Ora vi racconto la Napoli che ho visto a Roma.
Attore: Salvatore Giordano
Soprano: Emanuela Mari
Tenore: Valerio Aufiero
Pianista: Massimiliano Franchina
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